Non è il primo caso del genere che accade, questa volta siamo in Puglia. Più precisamente a Taranto. Qui, tre studenti avrebbero cambiato i propri voti sul registro elettronico della scuola per “trasformare” quelli negativi in positivi. In particolare nelle materie Inglese e Matematica. Ma non è andato tutto per il verso giusto, perché sono stati beccati da una prof che ha segnalato alcune anomalie riscontrate facendo scattare l’allarme. Vediamo cosa è successo e cosa rischiano, ora, i 3.
Studenti cambiavano i voti sul registro elettronico
Sappiamo tutti che il registro elettronico scolastico è una piattaforma online che permette agli insegnanti di inserire non solo i voti degli alunni ma anche i dati relativi a presenze, assenze, ritardi, compiti, etc. La sua introduzione è dovuta, in parte, dall’esigenza di garantire trasparenza sulle attività scolastiche. Cosa che in questo caso, evidentemente, è venuta meno per opera dei tre studenti coinvolti in questa storia. Che sono finiti, dritti dritti, nel mirino della procura minorile di Taranto per rispondere delle loro azioni. Ai tre, una ragazza e due ragazzi tutti minorenni e che frequentano un istituto superiore della città, sono contestate diverse accuse. In primis, quella di “accesso abusivo a sistema informatico”, poi “falso materiale commesso dal privato” e “falso in documento informatico”.
Al momento non è ancora chiaro come siano riusciti a portare a termine il colpo. Né come siano riusciti a venire a conoscenza delle credenziali di accesso delle due insegnanti di inglese e di matematica. Quello che sarebbe certo è che avrebbero eseguito l’accesso con i propri smartphone per poi correggere i voti negativi che avevano ricevuto nelle due materie. I 2 sarebbero diventati magicamente 5 o 6. Ma, e chissà che sia stato questo ad aver costituito un campanello di allarme nella mente della prof di inglese, uno dei tre si sarebbe assegnato un bel 10 nella sua materia. 10 che poi avrebbe cancellato nel giro di poche ore. Probabilmente, dopo aver riflettuto sul fatto che non avrebbe mai potuto passare inosservato. Questa serie di anomalie, dicevamo, ha catturato le attenzioni di una delle due insegnanti, che ha segnalato il tutto a chi di dovere.
Le indagini della procura
Non ci è voluto poi molto: le forze dell’ordine, allertate dalla scuola, una volta iniziati gli accertamenti sono subito risaliti ai cellulari dei tre studenti e agli accessi illeciti tramite questi compiuti sul registro tramite la app del registro elettronico. E’ stato così possibile tracciare tutte le operazioni effettuate che risalirebbero ai mesi compresi tra gli scorsi maggio e giugno. Lo stesso comportamento lo avrebbero però adottato anche lo scorso anno, nel 2022, sempre nello stesso periodo. I tre, a breve, dovranno sottoporsi agli interrogatori degli inquirenti accompagnati dai loro genitori in quanto ancora minorenni. A difenderli saranno, come riporta il QuotidianodiPuglia, fonte di questa notizia, gli avvocati Nicla Fanelli, Alessandro Scapati e Luigi Semeraro.
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