Trentino, svolta sui compiti a casa: più tempo libero per gli studenti - Studentville

Trentino, svolta sui compiti a casa: più tempo libero per gli studenti

Trentino, svolta sui compiti a casa: più tempo libero per gli studenti

Le Linee guida per il benessere e il diritto alla disconnessione nelle scuole volute dalla vicepresidente Gerosa stanno raccogliendo appoggi e pesanti critiche.

In Trentino, la scuola si prepara a grandi cambiamenti dopo l’approvazione delle nuove linee guida dedicate al benessere degli studenti e al diritto alla disconnessione. Nei giorni scorsi la vicepresidente Francesca Gerosa ha presentato il documento che punta a un equilibrio tra gli impegni scolastici e la vita personale degli alunni. «Esiste un tempo scuola e un tempo non scuola che ha diritto di essere tutelato» ha dichiarato: secondo l’assessora, infatti, i giovani devono crescere non solo attraverso lo studio, ma anche dedicandosi allo sport, alle attività culturali, alla socialità e, se necessario, all’ozio.

Le nuove direttive rappresentano un passo avanti rispetto alle circolari diffuse durante lo scorso anno scolastico in cui si chiedeva ai docenti di limitare i compiti a casa durante le vacanze di Carnevale e Pasqua. Ora, il tema torna alla ribalta in vista delle festività natalizie, con un documento che diventa ufficiale e intende fornire regole uniformi a tutte le scuole del territorio.

Tra i punti chiave del testo c’è la necessità di un utilizzo consapevole delle tecnologie, con l’obiettivo di preservare la qualità della vita degli studenti, e la necessita di promuovere relazioni interpersonali sane evitando sovraccarichi di lavoro durante i periodi di sospensione delle lezioni.

La quantità di compiti deve essere “ragionevole”

Il documento sottolinea che la quantità di compiti assegnati deve essere proporzionata all’età e alle capacità degli studenti. «La ragionevolezza è fondamentale – si legge – per garantire il rispetto del tempo libero e delle esigenze familiari». Inoltre, vengono introdotte raccomandazioni sulla programmazione delle attività, che dovrà essere coordinata per evitare sovraccarichi, e sulla comunicazione delle valutazioni, che dovranno essere fornite in classe prima di essere rese note alle famiglie tramite registro elettronico.

Secondo Gerosa, il digitale non va demonizzato, ma regolamentato. Per questo motivo, il regolamento prevede anche limiti chiari per l’utilizzo delle piattaforme online, con fasce orarie definite per i colloqui con le famiglie e per la consegna dei compiti.

«La disconnessione è essenziale in un’era caratterizzata da un uso intensivo delle tecnologie – ha affermato Giuseppe Rizza, sovrintendente alle scuole del Trentino – e queste linee guida rappresentano un passo avanti nel garantire il benessere degli studenti e degli insegnanti».

Critiche sull’autonomia scolastica

Nonostante le buone intenzioni, le nuove direttive non sono state accolte da tutti in modo positivo. Pietro Di Fiore, segretario generale di Uil Scuola, ha espresso riserve: «Gli insegnanti e i consigli di classe devono essere liberi di decidere. Togliendo i compiti a casa si rischia di allontanare gli studenti dalla disciplina», e ha anche criticato la figura del “docente facilitatore” proposta nel regolamento, ritenendola inefficace senza un’adeguata formazione: «Servono anni di studio per fare gli psicologi, non bastano 27 ore di formazione».

Anche Giulia Bortolotti, presidente del Consiglio del sistema educativo, ha espresso perplessità sul metodo: «Le direttive calate dall’alto non tengono conto del coinvolgimento delle scuole e dei sindacati».

Nonostante le critiche, però, il Trentino si candida a esempio nazionale, promotore di un progetto innovativo che potrebbe anche aprire un dibattito su come ripensare la scuola nell’era digitale, mettendo al centro il benessere e il tempo libero degli studenti.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti