Il brano che Mahmood ha portato al Festival di Sanremo 2024 esplora temi personali che diventano in un certo senso universali.
Già due volte vincitore del Festival di Sanremo, Mahmood è tornato sul palco dell’Ariston anche nel 2024 con il brano “Tuta Gold” che si è piazzato al sesto posto della classifica finale. Nonostante il risultato non brillantissimo, la canzone ha poi avuto un successo straordinario sia in radio che nelle classifiche di streaming. Tuta Gold è infatti un brano orecchiabile e accattivante che, dietro un’apparente semplicità, nasconde una serie di messaggi profondi che parlano della vita del cantante e delle sue esperienze passate.
Testo di Tuta Gold
Se partirò a Budapest ti ricorderai
Dei giorni in tenda quella moonlight
Fumando fino all’alba, non cambierai
E non cambierò fottendomi la testa in un night
Soffrire può sembrare un po’ fake
Se curi le tue lacrime ad un rave
Maglia bianca, oro sui denti, blue jeans
Non paragonarmi a una bitch così
Non era abbastanza noi soli sulla jeep
Ma non sono bravo a rincorrere
Cinque cellulari nella tuta gold
Baby, non richiamerò
Ballavamo nella zona nord
Quando mi chiamavi: “Fra’”
Con i fiori fiori nella tuta gold
Tu ne fumavi la metà, mi passerà
Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero
Cambio numero
Cinque cellulari nella tuta gold
Baby, non richiamerò
Dov’è la fiducia diventata arida
È come l’aria del Sahara
Mi raccontavi storie di gente
Senza dire mai il nome, nome, nome
Come l’amico tuo in prigione, ma
A stare nel quartiere serve fottuta personalità
Se partirai, dimmi, tua madre chi la consolerà?
Maglia bianca, oro sui denti, blue jeans
Non paragonarmi a una bitch così
Non era abbastanza noi soli sulla jeep
Ma non sono bravo a rincorrere
Cinque cellulari nella tuta gold
Baby, non richiamerò
Ballavamo nella zona nord
Quando mi chiamavi: “Fra’”
Con i fiori fiori nella tuta gold
Tu ne fumavi la metà, mi passerà
Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero
Cambio numero
Cinque cellulari nella tuta gold
Baby, non richiamerò
Mi hanno fatto bene le offese
Quando fuori dalle medie le ho prese e ho pianto
Dicevi ritornatene al tuo paese
Lo sai che non porto rancore
Anche se papà mi richiederà
Di cambiare cognome
Ballavamo nella zona nord
Quando mi chiamavi: “Fra’”
Con i fiori fiori nella tuta gold
Tu ne fumavi la metà, mi passerà
Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero
Cambio numero
Cinque cellulari nella tuta gold
Baby, non richiamerò
Cinque cellulari nella tuta gold, gold, gold, gold, gold
Cinque cellulari nella tuta gold
Baby, non richiamerò
Tra nostalgia e periferie: il significato di “Tuta Gold”
La canzone rappresenta una riflessione autobiografica sul passato, un viaggio nostalgico che porta Mahmood, o il personaggio che interpreta, a ripensare alla vita trascorsa in periferia. In un’intervista rilasciata a TV Sorrisi e Canzoni, il cantante ha spiegato che il protagonista della canzone “è un ragazzo che inizia a guardarsi indietro, che ripensa alla sua vita fino a quel momento”. Il brano esplora dunque le dinamiche della crescita in ambienti complessi, dove le amicizie genuine si intrecciano con esperienze più difficili e pericolose, come il mondo della droga e degli spacciatori.
Nel testo, simboli come i “fiori” e lo “zucchero nel gilet” diventano metafore di droghe: i fiori rappresentano la marijuana, mentre lo zucchero allude alla cocaina. In un’intervista a Rolling Stone, Mahmood ha sottolineato di non appartenere al mondo dei rapper o dei trapper, ma di voler raccontare queste realtà con il suo stile unico, utilizzando immagini simboliche e poetiche per descrivere questi “vizi”.
La “tuta gold”, al centro del titolo e del testo, è una rappresentazione complessa. Da un lato, richiama le tute in acetato degli anni ’90, un simbolo di comodità e normalità per chi cresceva in quei quartieri; dall’altro lato, la “tuta gold” è anche un chiaro riferimento al mondo dello spaccio: i “cinque cellulari” menzionati nella canzone sono un’allusione ai dispositivi utilizzati dagli spacciatori per gestire più contatti e attività.
Il difficile rapporto con il padre: un tema ricorrente nella musica di Mahmood
Un altro tema centrale di “Tuta Gold” è il rapporto complicato tra Mahmood e suo padre, una figura che torna spesso nei brani dell’artista. Nel verso “Anche se papà mi richiederà / di cambiare cognome”, Mahmood fa riferimento alle tensioni con il padre, che ha lasciato la famiglia quando lui era ancora molto giovane. Questo tema era già stato esplorato nella sua prima hit, Soldi, vincitrice di Sanremo nel 2019, e in Tuta Gold riemerge con una nuova intensità.
Il cantante ha però spiegato che, nonostante il rapporto con il padre sembri complesso, per lui non è più una ferita aperta.
Il successo virale: la coreografia e l’impatto sui social
Oltre al significato profondo del testo, Tuta Gold ha avuto un impatto notevole grazie alla sua componente visiva e musicale. La coreografia che accompagna il video ufficiale della canzone è diventata un fenomeno virale sui social, con migliaia di utenti che hanno cercato di imitarla su piattaforme come TikTok e Instagram. Mahmood stesso ha spiegato i passi del balletto in un video che ha accumulato milioni di visualizzazioni, contribuendo ulteriormente alla popolarità del brano.
Anche se la canzone parla di temi seri, come la droga, le relazioni difficili e il desiderio di evasione, la sua melodia coinvolgente e il ritmo accattivante ne fanno un brano che resta facilmente nella testa di chi lo ascolta, creando un contrasto interessante tra forma e contenuto.