Si ritornerà a scrivere in corsivo nelle scuole elementari californiane, da una parte guardando al passato, ma per uno scopo ben preciso. Lo ha deciso un disegno di Legge della California, il n.446, dove la politica e pedagogista Sharon Quirk-Silva, nonché ex docente delle elementari, ha firmato un decreto che introduce l’insegnamento del corsivo nelle scuole. La Legge, stilata a ottobre 2023, coinvolgerebbe tutti gli studenti della California tra i 6 e i 12 anni di età, i quali assisteranno a delle lezioni di scrittura in corsivo.
Questa decisione “insolita”, richiama ad una maggiore cura riguardo la scrittura manuale in corsivo, e vorrebbe contrastare una serie di problematiche sviluppate nei bambini nella scrittura e nei processi logici. Oggi i giovani studenti non sono più abituati né a scrivere correttamente, né a parlare in modo complesso e completo. Uno dei motivi di queste complicazioni potrebbe essere un estremo utilizzo delle piattaforme social e digitali, ormai diventate una costante nella vita di tutti i giorni sin dalla giovane età.
Quindi, secondo molti politici ed esperti dello Stato della California, il corsivo sarebbe un modo costruttivo per migliorare la comprensione della lettura dei testi, affinando diverse abilità motorie e traendo altri benefici come lo sviluppo cognitivo.
Lo scopo della scrittura in corsivo: opinioni e studi
Ormai l’utilizzo del corsivo negli istituti scolastici è un elemento non più così in uso, poiché la scrittura in quella modalità era vista più come una “disciplina” scolastica di alcuni anni fa. Oggi, però, il corsivo soprattutto per i bambini e i ragazzi molto giovani, potrebbe diventare un ottimo strumento per limitare la “dipendenza” dai social, dal digitale e dalla tecnologia.
Diversi esperti e universitari hanno espresso la loro opinione in merito all’utilizzo del corsivo negli istituti scolastici, partendo sin dalle scuole elementari. Infatti, anche in Italia ci sono stati degli studi inerenti alla tematica. Il Policlinico Umberto I in collaborazione con l’Università della Sapienza di Roma hanno condotto uno studio registrando che 1 studente su 5 non sa scrivere in corsivo.
Due scienziati e ricercatori Carlo di Brina e Barbara Caravale, in seguito a uno studio protrattosi per un periodo di osservazioni di due anni, hanno registrato dei dati che dovrebbero far riflettere su molteplici difficoltà e complicanze dei ragazzi nella scrittura. Il report dei due scienziati osserva che il 21,6 % dei bambini tra i 6 e i 10 anni potrebbe sviluppare delle difficoltà nelle materie letterarie e nella scrittura dei testi. Inoltre, circa il 10% potrebbe presentare un disturbo di disgrafia nel tempo.
I motivi potrebbero essere molteplici, ma probabilmente lo stile di vita odierno con un utilizzo compulsivo e costante di strumenti digitali come smartphone, iPad, PC, TV e tanto altro in giovane età, potrebbe causare delle problematiche nella scrittura, nello sviluppo cognitivo e nel pensiero. Ciò dovrebbe essere uno spunto su cui riflettere per cominciare a trovare delle “costruttive alternative” per limitare una serie di conseguenze negative a scuola e il ritorno alla scrittura manuale su carta, imparando il corsivo, potrebbe essere un buon metodo da cui partire.