Studenti in ansia e stressati: lo studio
Talvolta, la vita da studente non è affatto semplice, e un buon numero di ragazze e ragazzi studiosi di tutto il mondo sviluppano degli atteggiamenti di forte stress e ansia. Uno dei motivi principali che provoca uno stato ansioso tra gli studenti è la presenza della competizione a scuola. Le maggiori sensazioni che un alunno di diverse età può provare nell’ambito scolastico sono inadeguatezza e insicurezza, soprattutto di fronte ad eventuali prove ritenute difficili e complesse.
Questo “fenomeno” è stato preso in considerazione dall’UNICEF (con il patrocinio del Comune di Milano), che collaborando con Unisona Live ha tratto dei dati interessanti e da prendere in considerazione. In un sondaggio al quale hanno partecipato almeno 25.000 studenti e insegnanti, è emerso che circa il 75% degli studenti è affetto da ansia da competizione scolastica. Gli alunni condizionati da un forte stato di stress hanno sofferto di molteplici attacchi di panico e ansia, talvolta difficili da gestire, soprattutto durante la loro quotidianità a scuola. Inoltre, il report ha registrato che circa il 44% dei ragazzi e delle ragazze non si sente abbastanza adeguato a frequentare un indirizzo scolastico.
Lo studio presentato è intitolato “Scuola e Benessere: Oltre l’iper-competizione e l’omologazione”, è stato realizzato per analizzare le cause di così tanto stress presente nell’ambito scolastico, con l’obiettivo di capire come risolvere il problema. La ricerca è caratterizzata da sondaggi a voce condotti online in diretta “streaming”, tra studenti, docenti e ricercatori, realizzando così uno scambio costruttivo e soprattutto uno spunto di riflessione sulla realtà.
Le possibili cause dell’ansia da competizione a scuola
Uno degli obiettivi dell’interessante sondaggio voluto dall’Unicef e da Unisona è quello di comprendere meglio le diverse cause che portano gli studenti ad essere stressati e fortemente insicuri di fronte ad una prova scolastica. Probabilmente, la notevole mole di lavoro assegnata dagli insegnanti ai ragazzi fuori dall’orario di scuola provocherebbe ansia nella gestione dello studio. Inoltre, le molteplici pagine da studiare o i diversi esercizi da completare a casa, porterebbero via moltissimo tempo libero e privato agli alunni, i quali sarebbero disposti a trovare maggiori momenti costruttivi e collettivi tra loro mediante attività extracurricolari.
Durante l’età adolescenziale, talvolta è molto difficile avere la giusta lucidità, consapevolezza ed equilibrio nel gestire la personale routine a scuola. Per questo, gli studenti spesso si sentono persi e “incapaci” di proseguire con serenità il loro percorso di studi. In merito a ciò, un maggiore programmazione delle attività scolastiche, dello studio, dei test e delle interrogazioni durante l’anno scolastico potrebbe aiutare i ragazzi e i docenti a vivere al meglio la loro vita formativa e professionale. Una pianificazione più accurata alleggerirebbe anche il peso dello stress quotidiano.
Cosa dicono gli esperti in merito all’ansia da competizione dei ragazzi
Al sondaggio e agli incontri hanno partecipato la moderatrice dell’evento Sofia Viscardi, scrittrice e youtuber, alcune esperte dell’ente UNICEF, l’attrice Ludovica Bizzaglia e anche la psicologa e ricercatrice Paola Versari. Inoltre, hanno assistito agli interventi i giovanissimi esponenti dello Youth Advisory Board (YAB).
A tal proposito, anche il coordinatore dell’UNICEF della risposta in Italia, Nicola Dell’Arciprete ha dichiarato un aspetto importante dello studio e dell’evento organizzato:
“Il successo dell’evento e del sondaggio testimoniano l’importanza e l’urgenza di affrontare il tema del benessere psicosociale degli adolescenti nell’ambito educativo, e conferma l’impegno di Unisona Live e Unicef nel promuovere un’educazione inclusiva e orientata al benessere degli studenti. Su questa priorità siamo impegnati in prima linea in un programma finanziato dalla Commissione Europea che accompagnerà per due anni le autorità italiane nel migliorare il coordinamento tra i settori sanitario, sociale e scolastico”.
Insomma, sembra che il benessere e la serenità degli studenti siano essenziali per alcuni degli enti più importanti al mondo, con la volontà di migliorare una condizione, formando soprattutto le nuove generazioni nel miglior modo possibile.