Una laurea non ha età: le storie di Michele e Viviana, plurilaureati dopo gli -anta - Studentville

Una laurea non ha età: le storie di Michele e Viviana, plurilaureati dopo gli -anta

Una laurea non ha età: le storie di Michele e Viviana, plurilaureati dopo gli -anta

Due vite dedicate a una passione che sfida ogni limite di età.

Ormai il mondo universitario accoglie studenti di ogni età ma, se molti si fermano a una o due lauree, le storie di Michele Carmosino e Viviana Pongan hanno quasi dell’incredibile. Soprannominati “collezionisti di lauree” hanno infatti conquistato più titoli accademici di quanti la maggior parte delle persone oserebbe immaginare di raggiungere. Entrambi, nonostante l’età, continuano a impegnarsi nello studio seguendo una sete di conoscenza che sembra proprio essere senza fine.

Michele Carmosino: una carriera accademica lunga una vita

Michele Carmosino, 76 anni, ha iniziato il suo percorso accademico negli anni Settanta con la prima laurea in Ingegneria nel 1972. Nel 1996, dopo essersi sposato e aver avuto due figlie, mentre lavorava come ingegnere ha deciso di ampliare i suoi orizzonti tornando all’università per studiare Giurisprudenza: “Non sentivo appagata la mia curiosità”, ha spiegato Carmosino a La Repubblica, descrivendo quella che non era una semplice ambizione professionale, ma un bisogno interiore di scoprire e apprendere.

Da allora, non si è più fermato: ha collezionato lauree in Economia, Lettere Classiche e Lingue, fino a una recente in Medicina, nel 2022. Nell’intervista a La Repubblica ha raccontato con ironia un episodio accaduto in occasione di quest’ultima laurea: “Il mio relatore mi suggerì di pubblicare la tesi, uno studio sull’Alzheimer. Gli risposi scherzando: ‘Qui ci vuole qualcuno che curi me’”. Ora, mentre frequenta un corso in Studi storico-artistici, sta per conseguire un altro titolo in Comunicazione scientifica biomedica.

La vita di Michele, però, non è solo libri e lezioni. Ha viaggiato moltissimo e ha completato ben tre volte il giro del mondo. Nel 1978 è stato anche in Tibet dove ha collaborato con Reinhold Messner. Ogni traguardo accademico lo dedica a sua moglie Paola, scomparsa vent’anni fa: “All’infinito, tutto come ogni attimo della mia vita, dedicato a Paola”.

Viviana Pongan: un sogno accademico nato tra sacrifici e amore per i libri

Viviana Pongan, 67 anni, ha da poco concluso il suo sesto percorso universitario all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Cresciuta a Gosaldo, in provincia di Belluno, negli anni Settanta ha dovuto accontentarsi del diploma in ragioneria per aiutare economicamente la sua famiglia. La passione per i libri e lo studio, però, non l’ha mai abbandonata così, dopo aver lavorato come socio-amministratore nell’azienda di famiglia, a 54 anni ha deciso di tornare all’università per realizzare quel sogno giovanile accantonato in un cassetto.

Dal 2014 ha collezionato sei lauree, superando ogni esame con il massimo dei voti. Una sfida resa ancora più ardua da una malattia, scoperta subito dopo aver conseguito la sua quinta laurea. “I professori mi hanno dato la possibilità di sostenere gli esami e di discutere la tesi on line. Non posso che ringraziarli”, ha raccontato, riconoscente per il supporto ricevuto.

Viviana ha dedicato anni al lavoro in ufficio e a notti di intenso studio. “Rientravo dal lavoro alle 20 e rimanevo sui libri anche fino a mezzanotte o l’una, se non oltre, con sveglia alle 5”, ha dichiarato, ricordando quanto sia stato arduo conciliare lavoro e studio. Il momento più significativo per lei è stata la proclamazione della laurea in piazza San Marco, un’emozione che descrive come “qualcosa di irripetibile”.

L’amore per lo studio non ha età

Le storie di Michele e Viviana sono un esempio concreto di come passione e impegno possano abbattere qualsiasi ostacolo e superare gli ostacoli legati all’età, ai sacrifici e, talvolta, alla salute. Entrambi condividono una visione dello studio come fonte di arricchimento personale, un cammino verso una realizzazione che va ben oltre la carriera. E chissà, forse è proprio questo il segreto del loro successo. “A noi piace studiare. Perché dovrebbe essere diverso?”, afferma Michele, e la sua domanda suona come un invito a riflettere sul valore della conoscenza più pura, come scopo di vita e non di carriera.

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