Giulia de Lellis all’Università Bocconi
Domani 20 marzo, l’Università Bocconi di Milano ospiterà Giulia De Lellis, che si racconterà gli studenti del master in Fashion, experience & design management. Il programma rivolto a chi aspira ad intraprendere una carriera manageriale nel mondo della moda, del lusso e del design. L’influencer, diventata famosa grazie alla sua partecipazione a Uomini e Donne nel 2015 come corteggiatrice, è oggi super seguita sui social, tanto da poter contare su più di 5 milioni di followers solo su Instagram. Ma a cosa è legata la sua presenza alla Bocconi?
“Sarò lì per raccontare un’azienda”
E’ stata invitata dalla Business school dell’università milanese per poter “salire in cattedra” di fronte agli allievi del master e poter illustrare loro come sia giunta al successo che può vantare oggi. Giulia de Lellis ha studiato all’Istituto professionale di arte e moda. Non ha conseguito la laurea, obiettivo che, a detta sua, le manca e che vorrebbe raggiungere (ho 28 anni, “sono giovane e so che riuscirò a prenderla”). E racconta di come si svolgerà la sua “lezione” alla Bocconi.
“Non sono ovviamente una prof, sarò lì per raccontare un’azienda. E, perché no, anche per motivare chi ho davanti: io che arrivo dal niente ce l’ho fatta. Chiaramente c’è sempre da imparare”.
Perché sì: Giulia faceva la commessa a Pomezia, in un negozio di abbigliamento nel quale percepiva uno stipendio di 1200 euro mensili. Quando ha iniziato a poter contare sulle prime collaborazioni con i brand, per via della risonanza conseguita sui social, ha potuto constatare come, grazie ad un esiguo numero di post, avrebbe potuto guadagnare una somma pari al compenso di un intero mese in negozio. “Ho cominciato a mettere da parte i risparmi, pensavo: ho questa fortuna, voglio usarla per creare qualcosa di mio”.
Caso di studio alla Bocconi
Da lì ad aprire la sua azienda il passo è stato breve. Si chiama Audrer, è stata istituita nel maggio dello scorso anno ed è “totalmente autofinanziata”. E’ stata avviata con i risparmi dell’influencer, 500 mila euro. Tanto da diventare un caso che la Bocconi ha deciso di studiare. Ed è così che, dopo otto anni di esperienza sui social, sui quali non ha lesinato recensioni su prodotti beauty altrui, ha deciso che fosse arrivato il momento di lanciare un proprio brand di prodotti per la pelle. A distanza di poco meno di un anno dall’avvio, Audrer dà lavoro a 12 persone tra team Audrer e team beauty influencer. Ma non solo. Come dichiarato a La Repubblica:
“Al di là del mio ruolo in prima persona, oggi ho allargato l’attività a una piccola agenzia di comunicazione: ci sono aziende a cui faccio consulenza, ad esempio brand storici che però faticano ad arrivare ai più giovani. Preparo con loro una strategia, consiglio come secondo me il messaggio va svecchiato.”
Cosa risponde alle critiche?
Una professione come la sua è a rischio di continue polemiche, ed il caso Ferragni/Balocco forse le ha inasprite ancora di più. Ma Giulia, a chi la critica per il fatto di non “fare un vero lavoro” risponde che “Servono preparazione, fantasia, un pizzico di fortuna. Io ho un mio modo di comunicare: diretto, schietto. Non è che faccio un post e guadagno: penso ai claim, al set, decido come fare le foto, la musica. I dettagli fanno parecchio”.
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