Grande soddisfazione per Liliana Segre, che durante la mattinata del 27 novembre 2023 ha ricevuto la laurea magistrale honoris causa dalla Università della Basilicata. La senatrice a vita italiana, testimone attiva della terribile Shoah, ha dichiarato in merito alla consegna del titolo accademico:
“Sento di non essere vissuta invano.”
Queste sono state le prime parole espresse da Liliana Segre, commossa e felice per l’onorificenza assegnatale, consegnata dal rettore Ignazio Mancini e dal direttore del Dipartimento di Storia dell’Università della Basilicata Francesco Panarelli.
L’intera procedura burocratica per consegnare il prezioso riconoscimento alla Segre è iniziata sin dal mese di febbraio 2020, e finalmente dopo anni di attesa, la senatrice italiana ha potuto ricevere il prestigioso titolo dall’Università della Basilicata.
A proposito del riconoscimento, durante la cerimonia, Liliana ha aggiunto:
“Il mio pensiero più sentito va ai ragazzi dell’Università degli Studi della Basilicata, quelli che da sempre io chiamo i miei nipoti ideali e ai quali è stato dedicato il mio trentennale impegno testimoniale.”
Insomma, Liliana Segre ha messo in evidenza durante la lectio magistralis che la sua “battaglia” condotta durante gli anni di attività politica è stata fondamentale e centrale per il raggiungimento del rispetto sociale reciproco e la tutela di tutti i diritti umani. Infatti, la senatrice è una delle poche persone che ancora oggi ha la possibilità di narrare i terribili avvenimenti della Shoah, poiché è stata una testimone diretta dell’Olocausto durante la Seconda Guerra Mondiale.
La lectio magistralis di Liliana Segre
L’Università della Basilicata ha voluto così premiare l’impegno e la forza di volontà di Liliana Segre attraverso questa onorificenza importante. Durante il suo intervento nella cerimonia di riconoscimento, la Segre ha sottolineato che uno dei suoi obiettivi durante la sua vita è stato quello di aiutare l’Europa ad eliminare qualsiasi forma di totalitarismo, sia dal punto di vista sociale, sia da quello politico. Infatti, in merito a ciò, la politica italiana ha espresso nel suo discorso accademico:
“La nostra Europa è stata tanto la culla della civiltà quanto l’incubatrice dei peggiori orrori del ‘900, dei totalitarismi, delle guerre mondiali e della Shoah. La formazione, la scuola, l’università sono fondamentali e solo se avremo una gioventù diversa, una società diversa, un’opinione pubblica colta, informata, critica, potremmo sperare in un futuro di pace e convivenza, e collaborazione.”
La senatrice ha voluto comunicare fiduciosa con la sua lectio magistralis l’importanza e le responsabilità delle nuove generazioni, le quali hanno il diritto e il dovere di migliorare un mondo colmo di ingiustizie nel rispetto degli altri, dando valore alla cultura e alla formazione.
L’istituto universitario ha così celebrato il lungo e meritevole lavoro della senatrice a vita mediante la consegna del titolo accademico, con l’intento di riconoscere il suo status di portatrice di ideali educativi, come quelli della solidarietà, della giustizia e della pace. Questi concetti sono stati pronunciati nella spiegazione dell’onorificenza laurea honoris causa di Liliana Segre da parte dei rettori dell’università.