Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Piemonte orientale che si è tenuta a Vercelli, presso il Teatro Civico, il 16 gennaio scorso. Presenti all’evento sono state le autorità regionali e del territorio, il corpo docente dell’ateneo e tantissimi studenti. Alla cerimonia hanno partecipato anche l’orchestra e il coro dell’università, che hanno poi eseguito gli inni d’Italia e d’Europa.
Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico UPO
L’intervento del presidente Mattarella ha chiuso la cerimonia, ed è seguito a quelli di Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, che ha dichiarato – in merito alla possibilità di migliorare le modalità di accesso al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia – come le istituzioni abbiano il dovere di concedere a tutti gli studenti interessati la possibilità di coltivare un sogno; del Rettore dell’Ateneo Gian Carlo Avanzi (che ha esposto un breve riassunto della storia dell’UPO); della Direttrice generale dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Loredana Segreto e del rappresentante degli studenti Federico Iato. Oltre che del Presidente del Dipartimento di Medicina traslazionale, Gianluca Aimaretti.
Nell’ambito del suo discorso, il presidente ha fatto un cenno alla “generazione zeta”. Dissentendo da ciò che il rappresentante degli studenti aveva esposto nel proprio discorso in merito a come questa sia vista dalla società (disorientata, inerte, estraniata dalla realtà, rinunciataria). Mattarella ha detto, infatti, di ritenere come i giovani siano “un motivo di speranza per il nostro Paese”.
L’intervento del Presidente Mattarella
Riguardo l’anniversario dei venticinque anni di attività dell’UPO (che è nata, infatti, il 31 luglio 1998), il Presidente ha sottolineato come il lavoro svolto dall’ateneo sia stato di grande importanza, sia per l’apertura mostrata verso l’Europa che per la capacità di “fare rete con il territorio che abita”. Non solo: grandi passi in avanti sono stati fatti dalla sua istituzione in campo dell’istruzione secondaria: così come riportato sul sito ufficiale, il 76% dei laureati e delle laureate che hanno conseguito il titolo presso l’UPO, proviene da famiglie nelle quali la laurea appare per la prima volta.
Sempre secondo il Presidente:
“In questo momento storico ritorna con grande forza e va richiamato il ruolo delle università, della formazione culturale, di quello che poc’anzi il rettore ha chiamato il mestiere più bello del mondo, quello di trasmettere cultura, sapere, conoscenza, quello di rendere i giovani protagonisti, capaci di spirito critico, padroni della conoscenza per il futuro”.
Un compito straordinario affidato agli atenei italiani. Che possono, trasmettendo cultura e conoscenza ai giovani, appunto, arginare il senso di disorientamento che talvolta questi ultimi provano e che, secondo Mattarella, è responsabilità degli adulti.
Durante l’inaugurazione è stata conferita la laurea honoris causa in medicina a Mariella Enoc, che per diversi anni ha ricoperto la carica di presidente dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. Prima di lasciare la città, il Presidente ha visitato il Salone Dugentesco e la Galleria dei Benefattori, dove ad attenderlo c’erano numerosissimi piccoli studenti delle scuole elementari e medie.
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