Da quest’anno l’Università di Palermo ha abbandonato i vecchi test d’ingresso per i corsi a numero chiuso in favore di un nuovo metodo: il “Click Day”, un sistema di pre-immatricolazione che ha innescato fin da subito accesi dibattiti e molte proteste da parte degli studenti che lo ritengono uno strumento che non tiene conto della meritocrazia. Dopo i vari click day a luglio e a settembre, infatti, sembra che solo chi si è prenotato per primo ce l’abbia fatta, lasciando indietro chi ha sfruttato i giorni successivi.
Il click day come pre-immatricolazione
Questo nuovo sistema di pre-immatricolazione è stato introdotto per una serie di corsi di laurea a numero chiuso: 30 posti per Ottica e Optometria, 100 per Biotecnologie, 100 per Farmaceutica e Nutraceutica animale, 100 per Scienze e tecnologie biologiche, 140 per Farmacia e 100 per Chimica e tecnologie farmaceutiche. Nei giorni stabiliti, i cosiddetti click day, gli studenti interessati avrebbero dovuto effettuare una prenotazione online per i corsi che desideravano seguire. I problemi sono iniziati già da subito perché molti studenti non sono riusciti a completare la procedura online, con conseguenti disuguaglianze nell’accesso.
Proteste e contestazioni per l’ammissione basata solo sull’ordine cronologico
Le proteste degli studenti sono state alimentate da casi come quello di Andrea Firinu, studente con un punteggio perfetto all’esame di maturità che si è visto in fondo alla lista di ammissione a causa di problemi tecnici durante il click day di luglio per accedere alla facoltà di Biotecnologie: “Al click day di luglio mi sono piazzato al 600esimo posto su circa 800 candidati perché il sistema mi ha ‘crashato’ e io sono stato buttato fuori dal server, come capitato ad altri miei colleghi”. Il criterio di ammissione per accedere ai corsi, infatti, si è basato sull’ordine cronologico delle prenotazioni. Criterio che, oltre a dar vita a una vera e propria corsa contro il tempo per prenotarsi nel minor tempo possibile, ha escluso studenti eccellenti solo perché non sono riusciti a prenotare immediatamente.
La dichiarazione del Rettore
Il rettore Massimo Midiri ha riconosciuto che il nuovo sistema di pre-immatricolazione ha avuto delle criticità e ha annunciato che sarà abbandonato dal prossimo anno accademico: “Tale modalità è stata sperimentata nel 2022 solo per corsi con limitato numero di richieste e pertanto, essendo stato possibile ammettere tutti gli studenti partecipanti, questa modalità di selezione non ha determinato alcun problema. Quest’anno tale modalità sperimentale è stata adottata per alcuni corsi di laurea. In qualche caso, si è rivelata particolarmente critica a causa dell’enorme numero di richieste pervenute, che ha comportato l’esaurimento dei posti in pochissimi minuti. Alla luce di ciò, siamo consapevoli che tale modalità di selezione sia inadeguata e dal prossimo anno accademico molto probabilmente la abbandoneremo, sperimentando nuove forme più adeguate”.
Le preoccupazioni sull’equità
L’associazione InformaGiovani di Palermo ha annunciato che presenterà ricorso al Tar contro il nuovo sistema, sostenendo che il numero chiuso non tiene conto del merito e delle competenze degli studenti. Questo ricorso segue soprattutto le controversie nate dopo i test di ammissione a Medicina, che hanno sollevato dubbi sulla qualità stessa dell’istruzione dopo il caso dei quiz venduti online: “La nostra associazione con i propri legali è pronta a presentare ricorso al Tar per affermare ancora una volta che il numero chiuso non ha niente a che vedere con la qualità dell’istruzione e della formazione”.
La richiesta di audizione
L’onorevole Marianna Caronia, capogruppo della Lega a Palazzo dei Normanni, ha criticato il click day: “Trovo assurdo che l’Università di Palermo abbia introdotto il click day per l’accesso ad alcuni corsi di laurea a numero chiuso. Ciò sta determinando una grave penalizzazione per tanti studenti che avrebbero avuto tutti i requisiti per essere ammessi se nel bando si fosse tenuto conto di criteri valutativi legati al curriculum formativo”, e ha richiesto un’audizione urgente del rettore dell’Università di Palermo presso l’Assemblea regionale siciliana per discutere del click day e dell’abolizione del numero chiuso nelle università.