Il nuovo progetto di ricerca, finanziato con i fondi del 5×1000, vuole indagare i fattori di rischio e protettivi.
L’Università di Siena ha avviato un’importante campagna per le donazioni del 5×1000, presentando un progetto di ricerca innovativo sui sintomi di ansia e depressione tra gli studenti universitari. Questo studio, denominato “Studio longitudinale di screening precoce sui fattori di rischio e protettivi psicosociali per l’esordio di sintomi ansioso-depressivi negli studenti universitari”, rappresenta un passo significativo nella comprensione e nel supporto della salute mentale degli studenti.
C’è crescente preoccupazione per la salute mentale degli studenti
Negli ultimi anni, stress, ansia e depressione sono aumentati significativamente tra gli studenti universitari, anche e soprattutto a causa della pandemia di Covid-19. Secondo le recenti ricerche, il 30,6% degli studenti soffre di sintomi depressivi, mentre l’8,8% manifesta sintomi di ideazione suicidaria. Questi dati evidenziano tassi più elevati rispetto alla popolazione generale, sottolineando l’urgenza di interventi mirati.
Gli obiettivi dello studio
Lo studio dell’Università di Siena si propone di esplorare i fattori di rischio e i protettivi psicosociali associati ai sintomi di ansia, depressione e stress. L’obiettivo principale è identificare precocemente i sintomi per intervenire tempestivamente e ridurre il rischio di sviluppi acuti. Il progetto intende anche orientare interventi terapeutici mirati per contenere l’evoluzione della sintomatologia prima che diventi cronica.
I fattori di rischio e protettivi
La ricerca analizzerà vari fattori di rischio, sia sociodemografici che psicologici, come il genere, la zona di residenza, l’anno e il tipo di corso, ma anche il perfezionismo clinico, le distorsioni cognitive, l’autocritica eccessiva e la compulsione allo studio. Verranno anche esaminati eventuali fattori protettivi come le abilità di regolazione emotiva, le abilità sociali, l’autostima e il supporto sociale.
La collaborazione multidisciplinare e il supporto psicologico
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Unità Operativa Complessa di Psichiatria universitaria del Dipartimento di Salute Mentale e Organi di Senso, diretta dal professor Andrea Fagiolini, e l’Unità Operativa Socio-Assistenziale di Psicologia, diretta dalla dottoressa Assunta Basile, con il professor Andrea Pozza come referente del progetto. Inoltre, il Servizio di Consulenza Psicologica dell’Università di Siena, rappresentato dalla dottoressa Sonia Grassini, sarà parte integrante della ricerca. Per implementare lo studio, verrà arruolato un/una psicologo/a che lavorerà tre giorni a settimana al Policlinico Le Scotte e un giorno a settimana nella sede universitaria di Arezzo.
Un impegno continuo per la ricerca e il sostegno agli studenti
Il Rettore Roberto Di Pietra ha sottolineato l’importanza di questo progetto: “Dopo aver finanziato con i fondi ricevuti nel 2023 un progetto di ricerca sul contrasto ai disturbi alimentari, affidato al professor Salvatore Grosso, e con quelli di quest’anno lo studio sui sintomi di ansia e depressione giovanile, lanciamo oggi la campagna per donare il 5×1000 all’Università di Siena, confermando il nostro impegno a favore della ricerca e del sostegno a studentesse e studenti”. La campagna, caratterizzata da una grafica ispirata al mondo dei fumetti, mira a coinvolgere il personale dell’Ateneo, gli studenti, le loro famiglie, gli alumni e i cittadini di Siena e del territorio.