L’Università Federico II di Napoli inviterà Geolier come ospite per un giorno. Reduce dal secondo posto ottenuto al Festival di Sanremo e al centro di polemiche, ma anche di un grande affetto da parte del pubblico di tutta Italia, Emanuele Palumbo (questo il suo nome all’anagrafe) è senza dubbio uno dei rapper italiani più talentuosi della sua generazione. A breve farà la sua visita all’Università di Napoli, dove è stato voluto da Matteo Lorito, rettore della stessa, che lo ha definito “un talento napoletano, un simbolo della grande creatività di Napoli».
Geolier, gli inizi
Emanuele proviene dal quartiere di Secondigliano, e si è avvicinato alla musica fin da giovanissimo cimentandosi nelle gare di freestyle. Il suo primo brano, registrato a 18 anni, si intitola P Secondigliano. E’ un pezzo che ha scritto traendo ispirazione dal suo quartiere. All’epoca lavorava in una fabbrica di lampadari, ma aveva voglia di evadere da quella realtà. Ed allora, tra una pausa e l’altra, i versi gli sono venuti in mente senza neanche avere bisogno di trascriverli.
A questo sono poi seguite una serie di collaborazioni con importanti esponenti del mondo della musica. Sfera Ebbasta, Anna Tatangelo, Shiva e Lazza, Gigi d’Alessio. Ed ancora, tra il 2021 e il 2022, Rocco Hunt, Emis Killa e Jake La Furia. E’ del 2023 il suo secondo disco intitolato “Il coraggio dei bambini”. La settimana scorsa, infine, ha debuttato al Festival di Sanremo portando il brano “I p’ me, tu p’ te”, che è giunto sul podio conquistando il secondo posto nella serata conclusiva e che ha ricevuto il 60& dei voti effettuati tramite telefono.
Geolier all’Università di Napoli
Ma perché il rapper napoletano è stato invitato alla Federico II? Geolier, classe 2000, sarà accolto dall’Università non per una lezione, ma per incontrare gli studenti, ai quali racconterà la propria storia. Come sottolineato dal rettore, presso l’ateneo è stato inaugurato un percorso per promuovere la presenza dell’Università nelle periferie. Con l’apertura di sedi a Scampia e San Giovanni a Teduccio. Non è la prima volta che l’università ospita dei personaggi famosi. A Scampia, ad esempio, ha accolto Salvatore Esposito, interprete di Genny Savastano di Gomorra la serie, dove l’attore ha presentato il suo libro.
A Fan Page, il rettore ha detto:
“Stiamo cercando di rafforzare la connessione tra il mondo accademico e i giovani del territorio. Noi abbiamo circa 40mila studenti esentati dal pagamento delle tasse e molti di questi provengono da quartieri o comuni periferici. Geolier, in questo percorso, rappresenta l’esempio di un ragazzo che, pienamente consapevole delle difficoltà di oggi, grazie al lavoro, alla sensibilità artistica e al talento ha raggiunto risultati importanti”.
Cosa farà Geolier una volta lì? Semplicemente un incontro con gli studenti per raccontare la sua storia. L’università vanta una radio di ateneo, che rappresenta la sede per tutta una serie di attività, un laboratorio frequentato dagli studenti provenienti da tutte le facoltà. Potrebbe essere proprio questo il luogo che farà da sfondo alla sua visita. “Possiamo assicurargli che avrà l’affetto e il riconoscimento dell’Ateneo che lavora per tirar fuori la bellezza e la creatività dai giovani napoletani, come ha fatto lui”, ha concluso il rettore.
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