Università in Italia: un fuori sede spende in media 19.000 euro all'anno. Prezzi degli affitti troppo altri, soprattutto Milano - Studentville

Università in Italia: un fuori sede spende in media 19.000 euro all'anno. Prezzi degli affitti troppo altri, soprattutto Milano

Quanto spendono i media gli universitari in sede e fuori sede in Italia all'anno. Troppe spese, tra cui gli affitti molto alti a Milano e nelle maggiori città italiane.
Università in Italia: un fuori sede spende in media 19.000 euro all'anno. Prezzi degli affitti troppo altri, soprattutto Milano

Quando laurearsi è sia una impresa, sia una “spesa”

La laurea è definita uno dei traguardi più importanti della vita di uno studente, ma sembra che oggi quel famoso “pezzo di carta” sia diventato, inoltre, una delle spese più impegnative da gestire.

Ebbene si, molti sono i dati che fanno riflettere sulla situazione generale in Italia oggi, per quanto concerne gli investimenti economici che un giovane deve affrontare per andare in università. Infatti, un universitario deve fare i conti non solo con le tasse previste dall’ateneo (sia privato, sia pubblico), ma anche con l’affitto, le bollette, i libri, i pranzi e le cene e anche eventuali abbonamenti per gli spostamenti con i mezzi pubblici.

Soprattutto oggi, gli studenti universitari che sembrano essere in difficoltà con la gestione delle spese totali siano proprio i fuori sede, i quali studiano nelle più grandi città italiane, da Milano a Roma.

Dati alla mano: quanto spendono in media gli universitari in sede e fuori sede?

Negli ultimi anni in Italia, in quasi tutti i settori, i prezzi sono incrementati notevolmente, anche nel settore formativo e universitario.

Un report di UDU (l’Unione degli Universitari) e Federconsumatori ha comunicato che in media uno studente universitario che abita nella stessa città dell’ateneo spende quasi 9.000 euro all’anno, a differenza dei celebri “pendolari” (molto presenti soprattutto a Milano e Roma), i quali spendono sui 10.000 euro annuali. Questi prezzi stimati certamente non sono così “accessibili” a tutti.

La vera e propria “nota dolente”, però, sembra essere per i fuori sede, i quali considerando tutte le spese tra cui alloggi, bollette, spesa per il cibo, abbonamenti e materiale per la didattica il prezzo annuale si aggira intorno ai 17.000 euro. Al Nord, inoltre, aumenta di 2.000 euro, arrivando così ad una spesa media di circa 19.000 euro per un universitario fuori sede.

Sembra che uno degli investimenti più costosi sia l’affitto, soprattutto nelle città del Nord. Infatti, i prezzi medi di una sola stanza sono incrementati dal 2023 al 2024 del 7%, una percentuale non così bassa. Insomma, una stanza singola a Milano, Bologna e anche Roma potrebbe arrivare a costare anche più di 500 euro al mese, una somma al limite della “follia”.

Le spese che un universitario fuori sede deve affrontare per l’affitto

Insieme all’indagine condotta da UDU e Federconsumatori, anche il portale online di Immobiliare.it ha attuato una ricerca su quanto un universitario deve spendere di affitto.

Analizzando solamente l’investimento economico degli alloggi, in media una stanza singola sul territorio nazionale costa circa 470 euro al mese, con il conseguente incremento nell’ultimo periodo del 7%. Per quanto riguarda le stanze doppie, invece, il prezzo si aggira ai 265 euro al mese, sempre considerando l’aggiunta della precedente percentuale di aumento. Non è finita qui: i numeri appena citati sono solo un media “di partenza”, poiché i prezzi degli affitti vengono stabiliti in base alla città di riferimento.

Infatti, secondo anche altre analisi condotte dai sindacati CGIL e SUNIA (Sindacato degli Inquilini), Milano è in cima alla classifica per le stanze e gli affitti più costosi d’Italia. Infatti, mediamente il prezzo di una stanza singola nell’ultimo periodo corrisponde a circa 635 euro al mese.

Quali sono le altre “spese ingenti” che un universitario fuori sede è costretto a saldare?

Ecco un elenco dei “molteplici” investimenti economici che uno studente iscritto all’università deve prendere in considerazione.

  • Tasse universitarie: secondo un’altra indagine UDU, nel 2022 mediamente uno studente ha pagato circa 1.400 euro per le proprie tasse scolastiche, con un incremento per gli atenei al Nord rispetto a quelli del Sud.
  • Spesa per il cibo oppure per le mense universitarie: gli studenti che non vanno abitualmente a fare la spesa, sebbene chi va abitualmente paga in media 300 euro al mese (nel Nord Italia), solitamente usufruiscono dei servizi delle mense in università. Ovviamente anche la mensa ha un costo, ossia dai 5.50 euro ai 7.50 euro a pasto.
  • Trasporto pubblico: un fuori sede che non ha una macchina personale è costretto a pagare degli abbonamenti per servirsi dei mezzi di trasporto urbano. Il prezzo media di chi si sposta è di circa 12 euro al mese, arrivando a circa 140 euro all’anno. Inoltre, i pendolari che ritornano a casa nelle altre regioni, durante alcuni periodi dell’anno, solitamente pagano intorno ai 600 euro all’anno.
  • Materiali didattici e altre spese: ovviamente, i libri su cui studiare sono un elemento fondamentale per uno studente universitario. Ebbene, in media uno studente spende solo per il materiale di studio (tra libri e dispositivi elettronici) circa 1.600 euro all’anno. Le altre spese che un universitario potrebbe saldare sono per gli eventi culturali, musicali, lo svago personale, le attività sportive e anche il “supporto psicologico”, talvolta richiesto almeno una volta a settimana.

In conclusione, si discute molto sul “diritto allo studio“, ma in vista di questa situazione occorre analizzare il contesto e chiedersi: tutti possono accedere allo studio? A tal proposito, sempre più studenti si ritrovano in difficoltà a sostenere tutte le spese e certamente una sola borsa di studio non è l’unica soluzione.

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