Nell’attesa dell’incontro con i rappresentanti delle Nazioni Unite, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ha confermato che la sede dell’Università ONU a Bologna è ormai vicina alla definitiva approvazione. Questo ambizioso progetto, che è stato in fase di sviluppo per quasi tre anni, vedrà la luce grazie ad un incontro imminente con la ministra Bernini e il ministro Tajani. La città di Bologna avrà a breve, quindi, un grande onore: quello di ospitare una delle sedi dell’Università delle Nazioni Unite, organizzazione internazionale fondata nel 1945, composta da 193 Stati membri, e avente come obiettivo principale la promozione della pace, la sicurezza e la cooperazione tra le nazioni.
Università dell’ONU: presto una sede a Bologna
L’Università ONU di Bologna sarà l’undicesima nel mondo e la prima nell’area mediterranea, posizionandosi strategicamente accanto al Data center e al supercomputer. Il suo obiettivo principale sarà lo studio dei cambiamenti climatici e il loro impatto sull’umanità, avvalendosi dell’utilizzo di big data e intelligenza artificiale. Questa importante istituzione accademica avrà un ruolo cruciale nella comprensione dei fenomeni climatici e nell’elaborazione di soluzioni innovative per mitigare gli effetti negativi sul nostro pianeta. Bologna diventerà quindi un punto di riferimento internazionale per la ricerca e lo sviluppo di strategie volte a contrastare i cambiamenti climatici.
La Regione Emilia-Romagna aveva presentato in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri nel dicembre 2020 proposta per istituire un nuovo istituto all’interno del Tecnopolo di Bologna. Questo sarà affiliato alla United Nations University e si concentrerà sull’utilizzo dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale per la gestione dei cambiamenti nell’habitat umano, noto come IBAHC (Intelligence for Big Data and Artificial Intelligence in Human Habitat Change).
L’istituto, che avrà come partner principale l’Università degli Studi di Bologna, opererà in un contesto accademico che coinvolgerà anche altre istituzioni presenti in Emilia-Romagna, tra cui l’Università degli Studi di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma, Cattolica di Piacenza e Politecnico di Milano. Inoltre, potrà contare sul supporto del Centro per la Conservazione del Patrimonio Sostenibile (SHeC) dell’Università per Stranieri di Perugia e della Rete delle Cattedre Unesco del Mediterraneo.
L’Università Onu a Bologna sarà l’11esima nel mondo
L’Università si occuperà di sviluppare soluzioni innovative per affrontare i cambiamenti nell’habitat umano sfruttando anche l’Intelligenza Artificiale. E diventerà un punto di riferimento per la ricerca e la cooperazione internazionale nel campo della gestione sostenibile dell’ambiente e dell’urbanizzazione.
Ricordiamo che, attualmente, l’attività accademica dell’ONU è condotta da una rete di istituti e programmi di ricerca e formazione sparsi per il mondo. Quello di Bologna sarà l’11esimo. Gli altri istituti attualmente esistenti si trovano a Bruges (Belgio), Bonn (Germania), Yokohama (Giappone), Kuala Lumpur (Malesia), Macao (Cina), Accra (Ghana), Hamilton (Canada), Tokyo (Giappone), Maastricht (Paesi Bassi), Helsinky (Finlandia).
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