Una lettera anonima, pervenuta lo scorso venerdì al rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri ha scosso, e non di poco, la comunità universitaria. La missiva contiene pesanti accuse nei confronti di un professore, che nel testo sarebbe stato indicato con nome e cognome. In particolare, denuncia comportamenti inaccettabili tenuti da parte di un docente di Medicina, colpevole di aver espresso commenti sessisti e molestie verbali verso specializzande di Chirurgia generale al Policlinico. Ma non solo: ecco cosa dice la lettera e cosa ha scatenato.
Università Palermo, lettera denuncia sessismo
Nonostante non firmata, le affermazioni riportate nella lettera sarebbero particolarmente circostanziate, come se fossero state scritte da qualcuno che le ha vissute o che comunque vi ha assistito. Fanno riferimento ad episodi che si sono verificati in corsia, e spesso anche di fronte a testimoni. Tra le altre informazioni contenute a carico del professore, ci sarebbero osservazioni volgari sull’abbigliamento e insinuazioni su presunte attenzioni sessuali delle giovani dottoresse nei confronti di un chirurgo in reparto. Oltre che frasi piuttosto scurrili, pronunciate sempre dal professore, che lo stesso avrebbe sempre definito come “scherzose”.
Tutti comportamenti inammissibili da parte di un docente universitario in quanto non solo contrari ai principi fondamentali di uguaglianza e dignità, ma anche perché causa di un ambiente accademico non inclusivo e privo di quel rispetto reciproco e dell’equità di genere che dovrebbero starne alla base.
Letta la lettera, il rettore l’ha subito inviata alla Procura della Repubblica ed ha avviato un’indagine interna. Innanzitutto per verificare se quanto scritto corrisponda a verità e, successivamente, per accertare le eventuali responsabilità. Per fare chiarezza sulla questione ha anche dato incarico al direttore della scuola di specializzazione e al presidente della scuola di Medicina di sentire gli specializzandi convocandoli uno ad uno, e di fargli avere entro un paio di giorni al massimo una relazione scritta con le informazioni emerse da tali colloqui.
Sessismo all’Università, non è il primo caso
Un altro episodio simile si era verificato sempre a Palermo l’anno scorso. Una iscritta aveva denunciato, sempre con lettera anonima, di essere stata inserita nella “lista di studentesse dalle migliori prestazioni sessuali” redatta da un dottorando di ricerca del dipartimento di Economia di Unipa. Il quale, sempre a quanto affermato dalla ragazza, la avrebbe fatta circolare condividendola su alcuni gruppi WhatsApp. All’epoca l’università aveva avviato un’indagine al termine della quale si era scoperto che il dottorando aveva effettivamente stilato una classifica personale di sue colleghe, in base alla bellezza. La vicenda si era conclusa con l’individuazione dell’autore, il suo ammonimento e le scuse presentate da quest’ultimo alle colleghe tramite email.
Nel frattempo, il rettore avrebbe convocato per lunedì prossimo una riunione con il presidente della scuola di Medicina e gli specializzandi della scuola di specializzazione in Chirurgia generale.
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