Il rettore ha deciso di sospendere le lezioni in occasione di due festività sentite da molti studenti. La decisione ha scatenato da subito un acceso dibattito politico.
L’Università per Stranieri di Siena ha annunciato la sospensione delle lezioni in occasione della festa di fine Ramadan, nota come “Id al Fitr”, fissata per mercoledì 10 aprile, e in occasione della festività di Yom Kippur in programma il prossimo ottobre. La decisione, presa dal rettore Tommaso Montanari, ha subito scatenato un acceso dibattito soprattutto all’interno della classe politica.
La chiusura per la fine del Ramadan: solidarietà e multiculturalismo
Nel decreto ufficiale che comunica la sospensione delle attività accademiche, il rettore Montanari ha chiarito che la decisione vuole essere un segno di condivisione con la comunità musulmana e un segno di solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza che continua a essere sottoposta a un incessante, inaudito, massacro. “Siamo una comunità multiculturale, plurilingue, inclusiva per statuto e missione, amica della diversità e impegnata a costruire il riconoscimento dell’altro come presupposto di una convivenza pacifica tra popoli e culture” inizia così la spiegazione dell’ateneo in merito alla scelta di sospendere la didattica il prossimo 10 aprile “In questo momento terribile, un momento in cui tutto l’Occidente si fa complice del massacro senza fine di Gaza, è importante dare un segno preciso di amicizia e condivisione con le persone che si riconoscono nella cultura islamica”.
Le reazioni alla decisione e la replica del rettore
La decisione ha provocato aspre polemiche da parte di alcuni esponenti politici, i quali ritengono che sia un cedimento alle pressioni di una minoranza e un’ingerenza politica nell’amministrazione universitaria.
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha criticato apertamente la decisione condannando la sospensione delle lezioni in occasione del Ramadan. «Chiudere scuole ed università per il Ramadan è una scelta errata. Queste vicende sono regolate, lo ribadisco, da concordati e da intese tra lo Stato ed i culti religiosi. Dove stanno queste intese? E per sottoscrivere un concordato bisogna impegnarsi a rispettare i principi ed i valori costituzionali fondamentali di libertà e di uguaglianza. Che evidentemente a certi rettori di Siena e di altri posti non interessano affatto. Sono nemici della democrazia quando si devono inginocchiare all’Islam. Lo sapevamo, non ci meravigliamo. Ma che facciano i rettori è una cosa assai grave».
Montanari ha ribadito che la decisione è stata presa per promuovere la solidarietà e il rispetto verso tutte le comunità religiose presenti nell’ambito dell’ateneo, dichiarazione confermata dalla decisione di sospendere le lezioni anche in occasione della festività ebraica in programma il prossimo ottobre.
La chiusura in occasione di Yom Kippur
Il rettore Montanari ha anche annunciato che l’Università per Stranieri di Siena sospenderà la didattica venerdì 11 ottobre 2024, in occasione della festa ebraica di Kippur. Questa decisione riflette l’impegno dell’ateneo nel costruire il multiculturalismo e contribuire alla pacifica convivenza tra i popoli. “La nostra missione statutaria è costruire il multiculturalismo e contribuire alla pacifica convivenza tra i popoli”.