Università senza tasse
Frequentare l’università senza dover pagare anche le tasse è il sogno di molti. Anche perché, diciamo pure la verità, spesso sono veramente alte e vanno inevitabilmente a sommarsi alle altre cifre da dover sborsare per affitto (quando si è studente fuori sede purtroppo toccano), libri, trasporti e tutto ciò che di inerente ai propri studi c’è. Ebbene, se ne siete già studenti, o state valutando l’idea di iscrivervi alla Statale di Milano, potreste avere la possibilità di non doverle corrispondere.
A cosa servono le tasse universitarie
Le tasse universitarie servono a finanziare le attività didattiche, la ricerca, i servizi agli studenti e l’infrastruttura delle università. Sono fondi impiegati per coprire i costi dei corsi e dei materiali didattici, dei laboratori e delle attività di ricerca, dei servizi di supporto agli studenti, dell’infrastruttura universitaria e del personale docente. Inoltre, contribuiscono a finanziare programmi di borse di studio. Ma ciò che le contraddistingue, è il fatto di non essere esattamente economiche. Fortunatamente, l’Università Statale di Milano ha deciso di prendere un provvedimento in merito del quale beneficerà un buon numero di studenti.
La Statale di Milano amplia la no tax area
Ha proposto, infatti, di ampliare la no tax area. In genere, le tasse universitarie per gli studenti iscritti ai corsi di laurea, di laurea magistrale e a ciclo unico del suddetto ateneo sono suddivise in due rate, con un importo della prima uguale per tutti (ovvero € 156,00, di cui la tassa regionale per il diritto allo studio pari a 140 e l’imposta di bollo a 16), e quello della seconda diverso in base al valore ISEE Università, al Corso di laurea di iscrizione e alla posizione dello studente (ovvero se è in o fuori corso e da quanto).
Fino ad oggi, il limite di reddito per essere esentati dal pagamento della seconda rata è pari a 22.000 €. La buona notizia è che, nel caso in cui il provvedimento proposto dal Senato Accademico, ottenga il via libera definitivo con l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione, questo passerà da 22.000 euro, appunto, a 30.000 euro. Ciò significherebbe che il numero degli studenti che ha il diritto di rientrare nella no tax area passerebbe da 19.000 a 27.000.
La situazione attuale
Attualmente, e fino all’introduzione del provvedimento, così come riportato nel regolamento relativo alle tasse e ai contributi 2023/24 della Statale:
- per un’ISEE superiore a 22.000 euro e fino a 40.000 si applica un’aliquota del 3% alla differenza tra ISEE dello studente ed ISEE di 20.000
- in caso di ISEE superiore a 40.000 euro e fino a 75.000, l’aliquota del 3% è da applicare alla differenza tra 40.000 euro e 20.000 euro. Inoltre, è prevista l’applicazione di un’aliquota del 7% alla differenza tra ISEE studente e 40.000
Esonero per merito
La Statale di Milano prevede un’ulteriore agevolazione in fatto di tasse universitarie (che, lo ricordiamo, comprendono il contributo unico onnicomprensivo annuale stabilito dall’Ateneo, la tassa regionale per il diritto allo studio e l’imposta di bollo), che è diretta agli studenti iscritti in corso con carriera regolare che abbiano acquisito il 90% dei CFU (Crediti Formativi Universitari) entro il 30 settembre 2023. A questi viene attribuito automaticamente, ovvero senza che si debba presentare apposita domanda – un esonero di 500 € sulla seconda rata.
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