Un progetto interessante per garantire il diritto agli studi
Durante la settimana tra il 7 e il 14 aprile 2024 l’Istituto Bruno Leoni con sede a Torino e Milano ha interpellato le Istituzioni Italiane per sostenere le università telematiche.
La motivazione principale del centro studi è stata trovare una strategia per garantire agli studenti più bisognosi il diritto allo studio, senza alcun ostacolo di tipo economico e logistico. Per questo, il Parlamento italiano in meno di sette giorni ha discusso e riflettuto sui possibili strumenti per promuovere sia le università digitali, sia offrire maggiori possibilità di supporto allo studio per le famiglie più disagiate.
In merito a ciò, il deputato della Lega Edoardo Ziello ha fondato un intergruppo parlamentare volto a supportare e sostenere le università telematiche sul territorio nazionale.
Il progetto di Ziello e dei partiti per difendere il diritto allo studio
I partiti che hanno maggiormente sostenuto l’intergruppo parlamentare sono stati diversi, tra cui Fratelli d’Italia, la Lega e Noi moderati. A tal proposito, il deputato Edoardo Ziello ha dichiarato:
“Altri partiti stanno valutando di aderire all’intergruppo, poiché sarà sempre aperto a tutte le forze politiche che hanno la volontà di sostenere l’innovazione applicata all’istruzione”.
Inoltre, il deputato della Lega ha specificato che il Parlamento lavorerà in una prima fase sulla promozione delle Università telematiche, una strategia che già altri Paesi internazionali stanno attuando come la Spagna, gli USA e il Regno Unito. L’obiettivo finale e comune dovrebbe essere quello di agevolare gli studi superiori a tutti quegli studenti e famiglie che non riescono a sostenere le spese per studiare, soprattutto per i fuori sede.
Ziello ha anche evidenziato che occorre difendere un importante articolo della Costituzione Italiana, ossia il n.34, in cui viene espresso la “tutela al diritto allo studio”, promuovendo le università digitali senza metterle in competizione con le altre università più tradizionali.
Università telematiche: una buona opzione per gli studenti che lavorano
Le università digitali non solo possono risultare degli ottimi strumenti formativi per gli studenti più bisognosi, ma possono dimostrarsi molto utili anche per gli universitari lavoratori.
Talvolta le università di tipo tradizionale utilizzano aiuti e supporto per permettere agli studenti in difficoltà di iscriversi attraverso alcune agevolazioni come la consegna dell’ISEE, alleggerendo le tasse e altri costi previsti dai percorsi accademici. Purtroppo, però, per molti studenti fuori sede diventa difficoltoso sostenere le spese a causa della presenza di altri importi da versare, come gli affitti, le bollette e i prezzi d’abbonamento trasporti.
Ecco perché occorre trovare una strategia equilibrata, senza far “scontrare” le Facoltà di tipo tradizionale con quelle telematiche, poiché queste ultime possono dimostrarsi molto utili e accessibili.
Il Governo esorta le università digitali ad avere un buon numero di insegnanti pari a quelle fisiche sul territorio, senza mettere in competizione i due tipi di percorso formativo e accademico. E’ bene sottolineare che gli studenti iscritti alle università telematiche sono sempre di più e ad oggi si registrano oltre 250.000 immatricolati in Italia. Inoltre, si comunica che circa l’80% degli universitari con più di 23 anni è iscritto ad una laurea online e ciò dimostra che sempre più ragazzi sono portati a guardare al futuro con innovazione e maggiore immediatezza, soprattutto per avere accesso a posizioni più elevate professionalmente.