Valditara e la riforma scolastica: si al latino e al potenziamento dell'inglese - Studentville

Valditara e la riforma scolastica: si al latino e al potenziamento dell'inglese

L'intervento alla Rai del Ministro Valditara sulla riforma della scuola: le motivazioni dell'importanza del latino e cosa prevede il progetto della "rivoluzione scolastica".
Valditara e la riforma scolastica: si al latino e al potenziamento dell'inglese

L’intervento di Valditara sulle novità della Riforma Scolastica

Giuseppe Valditara, Ministro del MIM, ha annunciato il questi giorni alcune novità relative alla nuova riforma scolastica. Tra queste, sarà previsto il ritorno della lingua latina alle scuole medie, sebbene in via facoltativa.

L’intervista su Rai 1 “Giù la maschera

Nello studio tv della Rai, Valditara è stato sollecitato a precisare le novità che saranno introdotte nella scuola nel breve-medio periodo. Infatti, molteplici sono state le “critiche” alla riforma, “accusata” di un eccessivo ritorno al passato. In realtà, le cose sono ben diverse, come spiega lo stesso Ministro:

“Il latino è una palestra di logica ed è alla base della grammatica italiana. Conoscere le basi del latino significa sapersi esprimere meglio. Il latino è il momento di recupero di serietà. Tutto partirà dal 2026/2027, ci vorrà tempo per scrivere i nuovi testi. Siamo convinti che ci sarà una forte adesione”. 

Secondo Valditara la lingua latina è fondamentale per poter comprendere meglio ciò che viene letto oggi e per esprimersi nel modo migliore possibile. Da alcuni studi CENSIS risulta una accentuata difficoltà da parte di molte persone a comprendere scritti, concetti e discorsi. Codesti cambiamenti entreranno in vigore dal 2026.

Il potenziamento dell’italiano e dell’inglese

Secondo il punto di vista del Ministro è necessario imparare a esprimersi in modo sempre più corretto. Nell’epoca attuale, l’utilizzo della grammatica, non è sempre giusto, è ciò causa difficoltà a relazionarsi con gli altri.

“Il latino è un arricchimento, non una diminuzione, serve a relazionarci con gli altri in modo corretto. Non puntiamo solo sul latino, ma anche sul potenziamento della grammatica, dell’italiano, sin dalla primaria. La memoria, poi, va esercitata. Siamo passatisti? Abbiamo scritto nel 2023 le nuove linee guida STEM e abbiamo avviato la sperimentazione sull’intelligenza artificiale”.

Queste sono state le parole di Valditara, il quale ha posto l’accento sulla necessità di approfondire anche le classiche materie. come l’italiano, la geografia e l’inglese, pensando ad un serio potenziamento.

In merito a ciò, il Ministro ha aggiunto alle sue dichiarazioni:

“In un epoca in cui la società è sempre più digitalizzata, dobbiamo ricordarci che è sempre l’uomo al centro. Non possiamo spersonalizzare il nostro futuro, sennò diventiamo delle macchine. Stiamo investendo risorse importanti per la digitalizzazione delle aule, stiamo potenziando le materie STEM: ritengo però importante valorizzare gli studi umanistici”, ha aggiunto. Abbiamo voluto ridare dignità alla geografia che era praticamente scomparsa. Sono preoccupanti alcune indagini che parlano di ragazzi che non sanno dove sia il fiume Po”.

In conclusione, è opportuno che queste novità rientrino in un progetto distinto e bene strutturato che ponga lo studente al centro.

“Diciamo che prendiamo il meglio della nostra tradizione per una scuola capace di costruire il futuro. Ma vorrei precisare che la commissione da me incaricata, che ha già fatto oltre cento audizioni, ha svolto un lavoro capillare e approfondito, su cui avvieremo un ampio confronto”.

Diventa importante l’apporto che alcuni personaggi rilevanti di vari settori possono conferire al progetto.

Un importante obiettivo è quello di cercare di avvicinare i bambini alla musica, alla storia e all’arte cercando di far capire loro la vera civiltà.  Sono stati coinvolti storici come Ernesto Galli Della Loggia, esperto in latino come Andrea Balbo, Claudio Giunta e Claudio Mazzini, famosi musicisti e figure chiave del comparto artistico.

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