Valditara propone lo studio del latino alle scuole medie: "Riprendere la scuola della memoria" - Studentville

Valditara propone lo studio del latino alle scuole medie: "Riprendere la scuola della memoria"

Nuovo progetto proposto dal MIM e da Valditara per la "rivoluzione della scuola": più insegnamento delle materie umanistiche, ossia la letteratura, l'arte e le lingue antiche come il latino.
Valditara propone lo studio del latino alle scuole medie:

Le Nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo: la proposta di Valditara

Il Ministro del MIM Giuseppe Valditara prosegue il suo lavoro, cercando di rivoluzionare la scuola in Italia. Uno dei suoi obiettivi è quello di “riportare” tra le mura scolastiche alcuni valori importanti come il rispetto, la disciplina e la memoria, soprattutto attraverso lo studio di alcune materie specifiche. Tra queste, secondo il Ministro è bene che sin dalla tenera età, i ragazzi debbano conoscere argomenti come l’arte, la musica e soprattutto il latino.

In merito a ciò, il Ministro ha presentato il 14 gennaio 2025 al Consiglio dei Ministri le Nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo. Tra questi “nuovi programmi” è inserito l’insegnamento del latino alle scuole medie.

I punti focali del progetto di Valditara

Dopo molteplici riflessioni e confronti sia tra i ministri, sia tra gli addetti ai lavori in ambito scolastico, il Ministero ha stilato le nuove idee per dare via a un progetto totalmente nuovo. Sicuramente uno dei focus principali è quello di dare maggior valore e importanza allo studio dell’arte, della cultura, della musica e delle discipline umanistiche. All’interno della Commissione che ha proposto il progetto si trovano la ballerina del Teatro alla Scala, Flavia Vallone, e il violinista Uto Ughi.

A Tal proposito, il Ministro del MIM ha dichiarato:

“Abbiamo disegnato il cammino di bambini ed adolescenti dai 3 ai 14 anni, insomma il percorso dall’infanzia alle medie. Ma stiamo lavorando anche per le superiori. E introduciamo molte innovazioni. Cominciando dall’Italiano. Ma non solo: verrà reintrodotta la possibilità di inserire il Latino nel curriculum a partire dalla seconda media, verrà abolita la Geostoria nelle superiori e ridata centralità alla narrazione di quel che è accaduto nella nostra penisola dai tempi antichi fino ad oggi”.

Inoltre, Valditara ha aggiunto:

“Fra le tante novità, sin dalla prima elementare avvicineremo i bambini alla musica, alla sua comprensione, alla civiltà musicale. Per questo fra gli esperti che hanno lavorato in questi mesi ci sono storici come Ernesto Galli della Loggia, latinisti come Andrea Balbo, il presidente emerito dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, letterati come Claudio Giunta, musicisti celeberrimi come Uto Ughi e figure di spicco del mondo artistico. Sarà dato più spazio alla letteratura, anche dell’infanzia, e alla grammatica. L’insegnamento della letteratura sin dalla prima elementare, rafforzando l’abilità di scrittura che è quella più in crisi delle abilità linguistiche”.

Quando partirà il progetto?

Tutte queste nuove proposte, probabilmente, entreranno in vigore per l’anno scolastico 2026/2027. Valditara ha rassicurato che affinché l’iniziativa sia più completa e seria possibile, occorre “prendersi più tempo” per confermare tutti gli elementi e le indicazioni finali volti alla concretizzazione del progetto.

Con queste dichiarazioni, Giuseppe Valditara ha ancora una volta dimostrato di voler riportare al centro della scuola italiana la “memoria e i valori nazionali”, insiti anche all’interno delle lingue antiche come il latino.

In merito a ciò, il Ministro ha aggiunto nel suo intervento al Consiglio del Ministri:

“Dobbiamo riprendere questa grande scuola della memoria, con testi più semplici all’inizio, anche filastrocche, scioglilingua e altro. Poi già alle elementari i primi accenni di epica classica, mitologia greca e orientale ma anche le saghe nordiche. Dobbiamo coltivare la fantasia, la capacità di stupirsi dei ragazzi, le suggestioni profonde ma senza perdere per strada la grammatica e lo studio della regola. E’ importante trasmettere all’allievo, fin dall’inizio, la consapevolezza del valore della correttezza linguistica e formale, dell’ordine e della chiarezza nella comunicazione. La chiarezza deve essere presentata come una forma di autocontrollo e anche di un doveroso impegno verso l’altro”. 

Chissà se i prossimi anni scolastici si riesca a confermare tale iniziativa e il progetto cominci a dare i suoi “frutti”, soprattutto sulla preparazione e formazione dei ragazzi.

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