Gli studenti utilizzano sempre più l’IA: un fenomeno da gestire
L’Intelligenza Artificiale è ormai diventata uno strumento onnipresente in molteplici campi, soprattutto nel settore scolastico. Molti ragazzi sono disposti a sfruttare il potenziale dell’AI, ma a che prezz0? Infatti, molti alunni delle superiori e non solo utilizzano app e software IA per realizzare da zero le proprie tesi, probabilmente per risparmiare tempo e limitare la “fatica” durante lo sviluppo dei testi.
A scuola, la tesi dovrebbe essere un progetto individuale e personale che mette in mostra le conoscenze e competenze acquisite in un percorso scolastico. Se gli alunni sono sempre più esortati a “spostare” le loro responsabilità da studenti su software tecnologici, ci sarà ancora bisogno di una scuola?
Per tale motivo, l’Università di Verona ha ideato un ulteriore software per scoprire diversi contenuti di testo progettati dall’Intelligenza Artificiale, presenti soprattutto nelle tesi e relazioni finali degli studenti all’università e non solo.
Il progetto dell’Università di Verona
L’obiettivo dei ricercatori e accademici dell’università veronese è quello di “tutelare” l’integrità e autenticità dei contenuti degli elaborati dei ragazzi, per limitare i casi di plagio.
L’app realizzata può essere utilizzata dagli insegnanti per analizzare più di 5.500 elaborati in forma scritta, con l’intento di identificare e segnalare di conseguenza la realizzazione del contenuti con strumenti IA, come ad esempio ChatGPT.
Il responsabile e dirigente del dipartimento di Informatica, Tecnologie e Comunicazione, Giovanni Bianco, ha rilasciato una dichiarazione in merito:
“L’ IA non genera testi perfetti; il pensiero critico rimane essenziale, ma il suo utilizzo sarà sempre più diffuso. È necessario imparare a usarla consapevolmente, soprattutto dagli studenti”.
Il costo del software per l’università arriva a costare circa 20.000 euro all’anno, è lo stesso programma può essere utilizzato, sia dai docenti, sia dagli studenti in misura limitata.
La riflessione e “preoccupazione” degli esperti sul notevole utilizzo dell’IA
L’Intelligenza Artificiale sarà sempre più utilizzata negli anni, poiché realmente il suo potenziale potrebbe portare a una “ottimizzazione” totale delle risorse. Il problema non è la presenza di tale strumento, ma il suo scorretto utilizzo, soprattutto tra i banchi di scuola.
Sempre più alunni e ragazzi giovani sono predisposti a “fare meno fatica”, probabilmente per le tempistiche imposte dal sistema scolastico e la gestione del notevole materiale di studio. Ecco perché uno studente sfrutta uno strumento come ChatGPT per realizzare la propria tesina o tesi di laurea, rinunciando però alla sua “creatività” e competenza acquisita negli anni.
Codesto tema è sicuramente da non mettere in secondo piano, poiché l’AI deve essere assolutamente “gestita” nel migliore dei modi. Ecco perché sempre più esperti si sono fatti avanti per la creazione di “software” alternativi per limitare il molteplice e illegittimo utilizzo di programmi IA.