Una città moderna – Ørestad è il nome di quella nuova parte di Copenhagen, una micrometropoli, costruita su un'ex riserva di caccia dei reali danesi. A differenza di Roma, città storica, culla di antiche civiltà, Ørestad è una città moderna, civile e saggia. Urbanisti e architetti danesi avevano in mente di creare una public life, una città civile a misura d’uomo, con numerosi spazi aperti fuori e dentro gli edifici. Edifici squadrati, fatti d’acciaio, tondi, di legno, opere perfette, scatole razionali senza sbavature.
Una scuola di ultima generazione – L’edificio della scuola superiore di Ørestad a Copenhagen è esemplare. Progettato dai 3xN Architects per dare consistenza materiale a una riforma scolastica del 2005 che rivoluzionava la didattica, la scuola è un open space su quattro piani a forma di boomerang, uniti da uno scalone di raccordo. Sorge a nord di Ørestad a fianco del quartiere universitario, l’obiettivo era che tutti potessero guardare gli altri, per aumentare il tasso di interazione tra studenti e insegnanti e fare lezioni flessibili, in piccoli gruppi o singolarmente, seduti su normali sedie o sdraiati su enormi cuscini.
Studenti e insegnanti si sono lasciati guidare dallo spazio senza pareti e hanno sperimentato entusiasti l’abbandono dei libri e il lavoro in gruppi misti. Una libertà di movimento che nella civile Danimarca si traduce subito in controllo della voce invece che in caos molesto.
Controindicazioni: l’insegnante ha il controllo remoto del computer di ogni studente e non sono ammesse “pause macchinetta” troppo lunghe, tutti vedono tutto, quasi come in un big brother tra i “cuscinoni” di scuola.