Le scuole superiori sono alle prese con l’aumento dei costi, che sono saliti specie nel campo dei trasporti. Per questo, stanno rivalutando le mete per le gite scolastiche. Se in passato le capitali europee dominavano la scena in fatto di viaggi di istruzione, l’impatto economico della pandemia le ha rese delle destinazioni non adatte a tutte le tasche, soprattutto se si desidera mantenere un budget accessibile ed evitare di escludere gli studenti in difficoltà economica. Insomma, partire in gita sta diventando un lusso che non tutti possono permettersi. Per questo, la tendenza sembra spostarsi sulle città italiane, che possono essere facilmente raggiunte anche in treno o in autobus.
Viaggi d’istruzione troppo cari
Le scuole di Como stanno quindi cercando soluzioni alternative da un lato per ridurre i costi, dall’altro per sostenere il turismo locale. Ad esempio, come ha dichiarato a Laprovinciadicomo.it il preside del liceo Volta Angelo Valtorta, tre notti a Parigi in aereo, soggiornando in un albergo a due stelle a trenta chilometri dal centro ha un costo variabile tra i 600 ed i 700 euro per una mezza pensione. Spesa dalla quale sono ancora esclusi i costi relativi all’ingresso nei musei e ai luoghi di interesse, le visite guidate e perfino i pranzi.
Per questo motivo le classiche mete europee come Barcellona, Madrid, Monaco, Berlino, Londra sono praticamente inaccessibili alla maggioranza delle famiglie. Ma, dovendo essere connotato, il viaggio di istruzione, da una “una valenza educativa”, è possibile ricercarla anche nella nostra Penisola, ricca di città e luoghi di grande interesse culturale.
Aumento dei prezzi del 30% dopo il Covid
In proposito si è espresso anche il preside del liceo Giovio Nicola D’Antonio, il quale ha sottolineato come una delle voci ad incidere maggiormente sul costo di una gita scolastica sia proprio il volo aereo. Se in genere il prezzo medio di una gita scolastica all’Estero ammonta a circa 400 euro, con le spese relative ai voli si va a sforarli anche in maniera significativa. Cosa che, invece, non accade in Italia, dove il prezzo di una gita scolastica riesce anche a contenersi anche entro i 300 euro. Il preside ha anche fatto notare come lo spartiacque sia stato rappresentato dal Covid: rispetto alla pre-pandemia si è verificato un aumento del 30%.
Difficoltà lo scorso anno si sono registrate anche al Liceo Tersa Ciceri, dove è capitato che le scuole non abbiano neanche ricevuto risposta dalle agenzie di viaggio. Ha detto la sua Matteo Ciastellardi, del Centro di Formazione dei Padri Somaschi di Albate. Dopo la fine della pandemia, il CFP è ripartito con le gite. Prediligendo quelle di pochi giorni sul territorio nazionale, magari presso aziende che abbiano a che vedere con idraulica, edilizia, elettronica, sia gli scambi con l’Estero, preferibilmente in collaborazione con partner in modo da permettere all’istituto di sostenere i costi.
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