Città considerata tra i più importanti centri industriali ed economici italiani, cuore di una provincia costellata di piccole e medie imprese il cui tessuto produttivo registra da anni il terzo posto in Italia per fatturato nelle esportazioni, trainate soprattutto dal settore metalmeccanico, tessile e orafo, Vicenza è una delle città più belle del Veneto. Il capoluogo di provincia è meta di turismo culturale con flussi da ogni parte d’Italia ed internazionali e venne soprannominata “la città del Palladio“, nomignolo derivato dal nome dell’architetto che qui realizzò numerosi edifici nel tardo rinascimento. La città costituisce una realizzazione artistica eccezionale per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio e proprio per questo motivo Vicenza è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Vicenza è conosciuta in tutto il mondo per essere patria artistica di Andrea Palladio e grazie alle sue opere la città è visitata ogni anno da turisti provenienti da tutto il mondo e la città è tappa fissa nel tour veneto vista anche la vicinanza con Venezia e Verona. Grazie alle bellezze custodite tra le sue mura Vicenza è stata inserita dal quotidiano londinese Times tra le 10 mete italiane più cool. Per coadiuvare la folla di turisti che si reca nella città veneta esistono diversi uffici turistici tra i quali spiccano quello di Piazza Matteotti, di fianco al Teatro Olimpico, quello situato in Piazza dei Signori, di fronte alla Basilica Palladiana, e quello in Fiera.
Le cose più belle da vedere a Vicenza
Ricca di monumenti e siti artistici di grande interesse, Vicenza è famosa specialmente per i suoi numerosi edifici religiosi tra cui sono da segnalare in primis la Cattedrale di Santa Maria Annunciata di Andrea Palladio e la Basilica Santuario della Madonna di Monte Berico, il cui campanile, del 1826, fu disegnato da Antonio Piovene. Importanti sono anche la Basilica dei Santi Felice e Fortunato, la Chiesa Tempio di Santa Corona, eretta nel Duecento per volontà del beato Bartolomeo da Breganze, vescovo di Vicenza, per conservare una delle spine della corona di Cristo, la Chiesa di San Vincenzo, e la Chiesa di San Lorenzo, chiesa in stile gotico collocata nella centrale piazza San Lorenzo, lungo corso Fogazzaro.
Tra le architetture civili, invece, spiccano la Basilica Palladiana, riedificata a partire dal 1549 da Andrea Palladio, che rappresenta il più celebre edificio pubblico. Affacciato su Piazza dei Signori, costituiva già nel Medioevo il fulcro di attività non solo politiche ma anche economiche. Nel 2014 è stata dichiarata monumento nazionale. A fianco della Basilica svetta la Torre Bissara, edificata a partire dal XII secolo, tuttora uno degli edifici più alti di Vicenza con i suoi 82 m. Di grande rilevanza è anche il celebre Teatro Olimpico, iniziato nel 1580 quale ultimo progetto di Palladio e finito dall’allievo Vincenzo Scamozzi, che rappresenta il primo esempio di teatro stabile coperto dell’epoca moderna. Fu ultimato postumo limitatamente alla cavea completa di loggia e alproscenio. Scamozzi disegnò le scene lignee, di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio, che si possono tuttora ammirare. Importante è anche il Palazzo Barbaran Da Porto, fastosa residenza per il nobile vicentino Montano Barbarano è il solo grande palazzo di città che Andrea Palladio riuscì a realizzare integralmente. Si trova in contrà Porti ed è stato realizzato fra il 1570 e il 1575.
Tra le piazze più importanti di Vicenza, invece, sono da ricordare Piazza dei Signori, la piazza principale della città dove sorgono il Palazzo della Ragione, meglio conosciuto col nome di Basilica Palladiana, e la Loggia del Capitanio, sede del rappresentante della Repubblica di Venezia. Importanti sono anche Piazzetta Palladio, piccola piazza verso il lato occidentale della Basilica, anticamente nota come piazzetta della Rua, e Piazza delle Erbe, situata ad un livello più basso di Piazza dei Signori, è così chiamata perché è stata per lungo tempo sede del mercato ortofrutticolo e floreale. La piazza ospita anche una torre duecentesca che in passato era usata come prigione e luogo di tortura dove fu imprigionato anche Silvio Pellico chiamata Torre del Girone o del Tormento.