Violenza contro i docenti: fino a 7 anni di reclusione, la Camera approva la proposta di legge - Studentville

Violenza contro i docenti: fino a 7 anni di reclusione, la Camera approva la proposta di legge

Il testo che introduce diverse misure e un'aggravante specifica, passa ora al vaglio del Senato.
Violenza contro i docenti: fino a 7 anni di reclusione, la Camera approva la proposta di legge

In questi giorni la Camera dei Deputati ha dato il via libera alla proposta di legge volta a contrastare la violenza nelle scuole italiane. Si tratta di un significativo passo avanti per affrontare un problema che, dopo i numerosi episodi avvenuti lo scorso anno scolastico, continua a mietere vittime. L’approvazione del testo ha vinto con larga maggioranza: 150 voti favorevoli, nessuno contrario e 107 astenuti. Ora il provvedimento passa al Senato.

Le misure chiave della nuova proposta di legge

Il provvedimento, che sembra già godere di un ampio sostegno, comprende diverse misure fondamentali per migliorare la sicurezza del personale scolastico e fronteggiare il problema della violenza nelle scuole italiane. Tra le principali disposizioni, vi è l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, un organismo che opererebbe presso il Ministero dell’Istruzione e avrebbe il compito di monitorare la diffusione del fenomeno della violenza, fornendo al Parlamento e al ministero relazioni e indicazioni utili per migliorare le relazioni tra studenti, professori e genitori. Il testo include anche numerose iniziative di informazione e sensibilizzazione, tra cui corsi di formazione per gli insegnanti e progetti di prevenzione del disagio giovanile, l’istituzione di una Giornata nazionale di educazione e prevenzione e un’aggravante specifica per le violenze ai danni del personale scolastico.

La Giornata nazionale di educazione e prevenzione

Con la creazione di questa “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico”, che si celebrerebbe ogni anno il 15 dicembre, si punta a promuovere la riflessione e l’educazione sul rispetto e la sicurezza all’interno delle istituzioni scolastiche.

Le aggravanti per chi colpisce il personale scolastico

All’interno del testo ci sarebbe poi un’altra misura chiave, che andrebbe a modificare il codice penale con l’introduzione di un’aggravante specifica. Gli articoli 336 e 341-bis verrebbero modificati per punire più severamente chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali, tra cui docenti e personale scolastico. In particolare, il provvedimento prevede un aumento della pena da uno a due terzi per chi attacca il personale scolastico, con una pena massima per la violenza aumentata a 7 anni e sei mesi, mentre l’oltraggio potrebbe comportare fino a 5 anni di reclusione. Se il reato è commesso da un genitore o dal tutore dell’alunno, la pena potrebbe poi aumentare fino alla metà.

Le reazioni politiche e sociali alla proposta di legge

Il testo è stato fortemente sostenuto dal deputato della Lega Rossano Sasso, il suo primo firmatario. Sasso ha affermato che “toccare un insegnante equivale a toccare lo Stato” e ha sottolineato l’importanza di ripristinare il rispetto e la gratitudine dovuti a chi forma le nuove generazioni. Tuttavia, non tutti i partiti politici condividono la stessa posizione sulla legge. Enrico Costa di Azione, per esempio, ha criticato l’inserimento sistematico di aggravanti nelle leggi, sostenendo che non rappresenti la soluzione ai problemi: “È incredibile che in ogni progetto di legge che portano in Aula ci sia un’aggravante, un inasprimento di una norma penale. Non è così che si risolvono i problemi”.

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