La lodevole iniziativa degli organi collegiali del liceo scientifico di Partinico, in provincia di Palermo, di intitolare la scuola a Giuseppe Impastato e sua madre Felicia, è stata stroncata sul nascere. A negare il consenso è il comune: l’amministrazione comunale si è opposta fermamente a questa scelta ed ha annunciato che voterà contro la mozione per il cambio di denominazione durante la seduta del Consiglio comunale prevista tra due giorni. Ma perché questa posizione? A cosa è dovuta?
Si vuole evitare lo scontro istituzionale
Non sono state fornite informazioni sulle ragioni precise dell’opposizione dell’amministrazione comunale alla decisione del liceo scientifico. Per capire il quadro, però, bisogna fare un passo indietro. Ebbene, il liceo è attualmente intitolato a Santi Savarino, giornalista, commediografo e politico italiano venuto a mancare nel 1966. Secondo quanto denunciato dal dirigente comunista Girolamo Li Causi, Savarino, che era stato, tra l’altro, firmatario del manifesto della razza durante il fascismo, era stato eletto dopo la fine della guerra come senatore Dc. Carica che, sempre secondo li Causi, avrebbe ottenuto anche grazie al supporto di un noto mafioso e trafficante di droga del tempo Frank Coppola. Ebbene, è possibile ipotizzare che il disaccordo riguardo la scelta di cambiare nome alla scuola proprio con quello di Impastato, risieda proprio nelle scelte fatte da Peppino durante la sua vita, in quanto attivista politico impegnato nella lotta contro la mafia.
La scuola aveva pensato che fosse una buona idea quella di intitolare ad Impastato la scuola che aveva frequentato da ragazzo proprio in vista del vicino 45esimo anniversario dell’assassinio. Ma il divieto del comune è stato un fulmine a ciel sereno. Che Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista ha così commentato:
Il segnale che arriva dal Comune di Partinico non è solo un’offesa alla memoria Peppino, ma oggettivamente può essere interpretato come un segnale inquietante di connivenza con la mafia.
La posizione del Pd, intervenuto nella polemica
La polemica ha visto anche l’intervento del Pd – nelle persone di Rosario Filoramo, segretario provinciale del Pd di Palermo, e di Sergio Lima, della direzione nazionale Pd e componente della segreteria regionale del Pd Sicilia – che si è naturalmente schierato in favore del cambio del nome. Il PD ha chiesto che la scuola venga intitolata ad Impastato ed alla madre Felicia, sottolineando l’importanza di ricordare le vittime della mafia e gli orrori da questa commessi. Inoltre, ha criticato la scelta di intitolare la scuola a Savarino, citando il suo passato come sottoscrittore del manifesto sulla razza.
Il PD sostiene inoltre che il tema inerente alla mafia dovrebbe essere affrontato in modo critico e trasparente, e che è importante che le scuole e le istituzioni pubbliche si impegnino a educare le future generazioni sulla sua storia e sulla lotta contro di essa, senza dimenticare gli orrori e le vittime che ha causato.
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