Zaini scolastici con il marchio dell'Esercito: critiche e proteste contro Giochi Preziosi - Studentville

Zaini scolastici con il marchio dell'Esercito: critiche e proteste contro Giochi Preziosi

Giochi Preziosi commercializza gli zaini scolastici con i loghi dell'Esercito Italiano, ma l'idea incontra la netta opposizione dell'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole.
Zaini scolastici con il marchio dell'Esercito: critiche e proteste contro Giochi Preziosi

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, la questione degli zaini scolastici ha preso una piega del tutto inaspettata. Giochi Preziosi, azienda italiana diventata famosa per i suoi giocattoli e materiali didattici, ha iniziato a produrre una linea di zaini in collaborazione l’Esercito Italiano che riportano i loghi della Folgore, degli Alpini e dell’Esercito stesso. Un’iniziativa che ha acceso fin da subito moltissime polemiche.

Le critiche dell’Osservatorio

L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università è una delle voci più contrarie alla compagna promozionale. Secondo l’Osservatorio, Giochi Preziosi ha promosso gli zaini in modo inappropriato, utilizzando slogan militareschi come “Tutti sull’attenti!” e “Per sentirsi sempre in missione”. Messaggi che, afferma l’Osservatorio, sono imbarazzanti ed evocano un periodo buio nella storia italiana trasmettendo un’immagine distorta della scuola come una sorta di caserma.
Michele Lucivero, uno dei membri principali dell’Osservatorio, ha espresso la sua preoccupazione riguardo a questa campagna pubblicitaria, affermando che “la strategia del linguaggio pubblicitario raggiunge livelli di sorprendente ambiguità e scivolosità. Presentare le attività scolastiche come ‘missione’ lascia presupporre una pericolosa frana culturale che trasforma la scuola in caserma e gli alunni e le alunne in militari in erba.”

L’Osservatorio ha lanciato diverse misure di protesta contro la linea di zaini dell’Esercito, tra cui flash mob fuori dai negozi Giochi Preziosi a Milano e Verona e boicottaggi sui social media utilizzando hashtag come #boicottaggiogiochipreziosi, #giochipreziosigiochipericolosi, #nogiochipreziosi e #nogiochidiguerra.

La difesa di Giochi Preziosi

Giochi Preziosi si difende affermando che l’obiettivo di questa collaborazione è sottolineare il ruolo dell’Esercito come servizio alla popolazione, specialmente in situazioni di emergenza come la pandemia da COVID-19 o in attività di protezione civile. Dino Canuti, chief commercial officer del Gruppo, ha chiarito che l’azienda non sostiene la militarizzazione delle scuole, tantomento la guerra; la campagna pubblicitaria è stata inizialmente proposta da un’agenzia ed è stata rimossa rapidamente. Giochi Preziosi ha anche sottolineato che il loro codice etico include il rispetto dei principi della Dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU.

Mantenere chiara la distinzione tra mondo militare ed educativo

L’Osservatorio, tuttavia, invita i genitori a riflettere attentamente su questa linea di zaini scolastici e a evitare di cadere nell’equivocità di una deriva militarista nelle scuole italiane. La scuola dovrebbe essere un ambiente libero da riferimenti alla guerra e all’esercito, soprattutto per i bambini. La preoccupazione è che queste iniziative possano influenzare negativamente l’atmosfera nelle scuole e la percezione che gli studenti hanno della loro educazione.

In Italia, dove le questioni legate all’uso delle forze armate e ai conflitti armati sono complesse e controverse, è essenziale mantenere una chiara distinzione tra il mondo militare e quello educativo. La polemica sugli zaini scolastici distribuiti da Giochi Preziosi è solo una parte del più ampio dibattito sulla militarizzazione della società e sul suo impatto sul sistema educativo italiano. Resta da vedere come si svilupperanno le future azioni dell’Osservatorio e che impatto avranno sulla vendita di questi controversi zaini.

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